Il COLORE non è una qualità oggettiva delle cose, ma dipende dal modo in cui la luce è riflessa.
La Luna, ad esempio, è grigia, e non bianca come appare: se attorno a essa ruotasse un corpo veramente bianco, ci apparirebbe del suo vero colore.
La luce è formata da onde elettromagnetiche ed intensità, se un occhio rispondesse solo all'intensità di luce, vedremo in monocromatico cioè solo un colore tra il nero e il bianco e variazioni di grigio. Vedere tutti i colori con un apparato biologico costa. Sono state addotate a dei mammiferi marini, balene e foche, questa soluzione economica.
Alla coppia di colore bianco e nero si unisce una coppia di colore giallo e blu, questa è la visione dicromatica. Viene vista dalla maggior parte degli altri mammiferi, compresi il gatto e il cane e quasi tutte le scimmie del Nuovo Mondo. Tutto quello che vede l'uomo di colore blu, anche il cane lo vede blu, ma tutto quello che noi vediamo giallo, rosso, verde, al cane appare in gradazioni di giallo.
Noi vediamo a colori perché in un mondo colorato è più facile trovar da mangiare che in un mondo in bianco nero. Andiamo a scoprire meglio il perché:
Si è pensato per molti anni che nei Primati, mammiferi placentati dei quali fanno parte le scimmie e gli uomini, l'evoluzione della visione fosse guidata dalle necessità per individuare molto più facilmente il cibo, ad esempio le bacche e altri frutti rossi, così fosse più facile distinguerlo dalla vegetazione che era tutta verde.